Il personaggio di Pulcinella creato da Silvio Fiorillo all'inizio del '600, trae le sue radici da Maccus, figura delle Atellane. Pulcinella, divenuto simbolo della "Commedia dell’Arte", rappresenta la saggezza e la resistenza popolare napoletana, riflettendo la vita e le difficoltà del popolo. Le farse in cui appare sono caratterizzate da improvvisazione e comicità grottesca, ambientate spesso in luoghi pubblici come piazze e cortili. Il testo descrive inoltre una specifica farsa intitolata "La Zeza", che vede Pulcinella confrontarsi con la moglie Zeza e la figlia Zezella. Nonostante la sconfitta iniziale del protagonista, la storia si conclude con un'illusoria vittoria collettiva nella lotta contro la fame. La rappresentazione teatrale, curata dalla compagnia "Aldo Giuffré", sarà accompagnata da intermezzi musicali del Maestro Giorgio Matteoli con composizioni seicentesche di autori napoletani e internazionali.
Oltre le sue caratteristiche di sbruffone e scansafatiche, incarna l’essenza dell’animo napoletano, capace di affrontare le avversità con ironia e filosofia spicciola. La sua popolarità deriva dal fatto che il popolo si riconosce in lui, nelle sue vicende quotidiane e nelle sue sconfitte, tutte legate a una lotta costante contro la miseria.
La farsa "La Zeza", ricostruzione di canovacci seicenteschi e settecenteschi, è un esempio di questo teatro che fonde comicità e critica sociale, offrendo uno spaccato della vita popolare e della cultura partenopea.
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Rivendita:
Aperta fino
07/06/2025 20:00
Organizzatore:
ACCADEMIA DI SANTA SOFIA